Avocado

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Origine

L'avocado (Persea americana Mill.) è una specie arborea da frutto che appartiene alla famiglia delle Lauracee, diffusa soprattutto in ambienti tropicali e subtropicali, che comprende oltre 50 generi e circa 3.000 specie. L’avocado è una pianta tropicale originaria del Messico che rappresenta attualmente il maggior produttore. La produzione mondiale si attesta a circa 7 milioni di tonnellate grazie anche ai frutti provenienti da altri Paesi.

 

Diffusione mondiale

Oltre alla fascia centroamericana, l’avocado viene coltivato anche nelle aree mediterranee, aree subtropicali, tropicali e semi-tropicali. In Europa il maggior produttore è la Spagna seguita dall’Italia, dove un incremento delle coltivazioni si è osservato soprattutto in Sicilia, areale estremamente vocato per questa coltura. L’Olanda invece rappresenta il primo importatore in quanto svolge un ruolo di hub per la distribuzione in tutta Europa.

 

Trend e prospettive future

Attualmente l’avocado si posiziona tra le specie frutticole maggiormente commercializzate, facendo registrare un notevole aumento del valore unitario. L’aumento delle superfici coltivate è conseguenza del crescente interesse dei consumatori per il valore salutistico del frutto. In Italia, data la relativa vicinanza con i mercati europei, vi è la possibilità di fornire un prodotto qualitativamente migliore, dovuto alla raccolta in stadi di maturazione più avanzati e di ridurre il notevole impatto ambientale dato dal trasporto dei frutti.

 

Panorama varietale

L’avocado è classificato in razze o tipi botanici di cui Messicana, Guatemalteca e Antiliana sono le più importanti e le differenze risiedono essenzialmente nelle preferenze ecologiche e nelle caratteristiche dei frutti. Nella classificazione varietale e commerciale dell’avocado, la buccia del frutto ha molta rilevanza, soprattutto per il colore, per la consistenza e la presenza o meno di rugosità sella superficie dei frutti. Le cultivar più diffuse sono quelle a buccia nera e viola, dovuti alla scomparsa della clorofilla e dello sviluppo di antociani durante la maturazione che rappresenta anche l’individuazione del momento ottimale di consumo. Per quanto riguarda l’epoca di raccolta, nei nostri ambienti, grazie alla disponibilità di varietà che presentano buone caratteristiche agronomiche ed organolettiche, vi è la possibilità di avere un calendario di raccolta molto ampio, che inizia dal mese di ottobre e termina a giugno. Le principali cultivar coltivate in Italia sono Hass, Fuerte e Bacon che vengono diffuse con la tecnica di propagazione che prevede l’uso di innesti utilizzando portinnesti provenienti da seme.

 

Clima

Le variabili climatiche, in particola modo la temperatura, assumono un ruolo fondamentale per l’accrescimento, la fioritura e la resa produttiva delle piante di avocado. Ogni cultivar ha dei range di tolleranza alle temperature minime invernali con valori che vanno da -4 °C a -1 °C, anche in relazione alla durata della gelata. Le conseguenze, oltre a compromettere la vegetazione, possono determinare la morte della pianta. Durante la fioritura e l’allegagione le temperature ottimali sono 25 °C di giorno e 20 °C di notte, seppur temperature minime di 15 °C risultano adeguate alle principali varietà. Temperature sopra i 35 °C, allo stesso modo, sono nocive durante queste fasi
fenologiche.

 

Indici di maturazione

L’avocado è un frutto climaterico che non raggiunge la maturazione di consumo sulla pianta perché produce un inibitore della maturazione rilasciato ai frutti tramite il peduncolo; pertanto, i frutti raccolti con i peduncoli impiegano più tempo a maturare rispetto a quelli in cui sono stati rimossi. L’epoca ottimale di raccolta è determinante per la qualità dei frutti. Frutti raccolti molto precocemente avranno un sapore ed una consistenza non gradevole, se raccolti in stadi di maturazione avanzati invece possono subire una riduzione della shelf-life, un maggiore contenuto di olio che li rende sgradevoli al palato. Dal punto di vista pratico, un indice per valutare il grado di maturazione del frutto è il colore della buccia, dato che in alcune cultivar, tra cui la Hass, l’epicarpo vira dal verde al viola-nero, mentre in altre la buccia rimane verde anche a maturazione avvenuta.

 

Qualità dei frutti

L’avocado è un frutto ricco in lipidi, che rappresentano il 60-70% della sostanza secca. L’olio contenuto è molto simile all’olio di oliva ed è costituito per il 70% da acidi grassi monoinsaturi, (oleico), per il 13% da acidi grassi polinsaturi (linoleico e linolenico) e per il 17% da acidi grassi saturi (palmitico). Invece, il 10 % della sostanza secca è rappresentato da zuccheri a sette atomi di carbonio, tra cui mannoeptulosio e perseitolo. Dopo la raccolta, durante la frigoconservazione, si possono riscontrare danni da freddo motivo per cui le temperature ottimali di conservazione devono stare in un range tra i 2 °C e i 13 °C, a secondo della cultivar e dallo stadio di maturazione.

Fonte: Continella A., Farina V. Avocado. In “Arboricoltura speciale” di Gentile A., Inglese P. e
Tagliavini M. – Edagricole Università & Formazione, 2022, pp. 535-555.

SCHEDE DEI FRUTTI: AVOCADO - LITCHI - MANGO - NESPOLO DEL GIAPPONE - PAPAIA